
Elias Nardi: oud
Ares Tavolazzi: basso, contrabbasso
Edmondo Romano: clarinetti, sax soprano, flauti duduk, chalumeau
Emanuele Le Pera: duff, bendir, darabouka, riqq, cajon, gong
Nadir
La formazione composta da Ares Tavolazzi, Elias Nardi, Edmodo Romano ed Emanuele Le Pera porta avanti una personalissima ricerca musicale, creando un ponte sonoro ideale tra il mondo del Vicino e Medio Oriente e quello del Jazz. L’originale impasto sonoro che scaturisce dalle avvolgenti melodie e dalle ritmiche trascinanti tipiche del repertorio
Arabo-Ottomano classico è arricchito dai personali arrangiamenti di alcune Danze Sacre del compositore e filosofo armeno G. I. Gurdjieff e dalle composizioni originali dei musicisti, lasciando ampio spazio all’ improvvisazione, elemento cardine di entrambe le culture.

Ares Tavolazzi
Inizia la carriera di bassista con la cantante Carmen Villani, nel gruppo beat “Avengers”. Nel 1969 forma con Ellade Bandini e il tastierista Vince Tempera il gruppo “The Pleasure Machine” e inizia a lavorare come sessionman per Guccini e i Giganti.
Dal 1973 al 1983 entra nel gruppo storico d’avanguardia AREA: insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Giulio Capiozzo, registra oltre 10 LP e partecipa a numerose manifestazioni internazionali.
Nel medesimo periodo si avvicina alla musica jazz, frequentando l’ambiente jazzistico di New York.
Suona in dischi di artisti quali: Mina, Eugenio Finardi, Paolo Conte, Vinicio Capossela continuando la collaborazione con Francesco Guccini.
Nel 1982 partecipa al tour italiano dell’orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo.
Dal 1984 al 1986 è primo in una classifica dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987 vince il premio A. Willaert come migliore musicista dell’anno. Dal 1990 ad oggi collabora in concerti e registrazioni discografiche con numerosi musicisti italiani e stranieri, tra i quali: Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Massimo Urbani, Enrico Rava, Dado Moroni, Enrico Pierannunzi, Roberto Gatto, Danilo Rea, Paolo Fresu… Compone e suona dal vivo in numerosi lavori teatrali per la Fondazione Teatro di Pontedera. Ha tenuto seminari sull’improvvisazione in tutta Italia.

Elias Nardi
Nato a Pescia (PT) nel 1979 Elias approfondisce lo studio dell’OUD (liuto arabo) compiendo numerosi viaggi in tutto il Medioriente. Segue le lezioni del virtuoso palestinese Adel Salameh, sviluppando un personale approccio allo strumento se pur nel pieno rispetto della tradizione liutistica mediorientale. Porta avanti i suoi studi di contrabbasso classico col M° Luigi Giannoni e contestualmente si avvicina al jazz. Studia composizione a Berna col Prof. Daniel Glaus.
Oltre a sviluppare la propria ricerca musicale e compositiva con i progetti dell’ Elias Nardi Group, col quale svolge regolarmente l’attività concertistica in tutta Europa, esibendosi in numerosi Festival, teatri e live radiofonici per le più importanti reti europee, come Radio Rai Tre , RSI Radio Svizzera Italiana, RTBF Radio Télévision Belge Francophone, Slovak National Radio. Ha suonato, registrato e collaborato tra gli altri con: Ares Tavolazzi, Daniele Di Bonaventura, Paolo Vinaccia, Xavier Diaz- Latorre, Gianluca Petrella, Riccardo Tesi e Banditaliana; Edmondo Romano, Didier François, Pino Jodice e Giuliana Soscia, Max Manfredi.
Scrive musica per il teatro collaborando tra gli altri con la Fondazione del Teatro di Pontedera e i Teatri della Toscana per la realizzazione della colonna sonora di “Lear” ( regia di Roberto Bacci e con Silvia Pasello) assieme ad Ares Tavolazzi ed Emanuele Le Pera. Assieme ad Edmondo Romano compone, cura, arrangia ed esegue le musiche per lo spettacolo “Hagar, la schiava” tratto dall’opera omonima del poeta libanese Adonis, con Carla Peirolero ed Enrico Campanati presentato in prima nazionale, con presenza dell’autore, durante il prestigioso Festival Suq di Genova, edizione 2016.
Il suo disco di esordio OrangeTree (ZDM 1006 – 2010) si è classificato 3° tra le migliori produzioni Etno/Folk/Revival al Premio Italiano della Musica Popolare Indipendente 2011 (MEI) e stabilmente nella TOP 200 della World Music Chart of Europe; Il suo secondo lavoro, The Tarot Album, pubblicato sia in Cd che in Vinile, è considerato fra i Top Album del 2012 da “Il Manifesto/Alias”. Il suo terzo lavoro Flowers Of Fragility, con Daniele di Bonaventura, Didier François, Nazanin Piri e Carlo La Manna, disponibile dall’autunno 2015, è stato prodotto dall’etichetta audiofila Analogy Records su nastro magnetico e distribuito in Cd e Mp3 da Visage Music/Materiali Sonori. Il disco ha già ricevuto importanti riscontri di critica e pubblico in Italia ed in Europa, in particolare in Svizzera, Belgio, Olanda e Germania. È stato disco della settimana per il programma Fahrenheit di RAI Radio Tre.
Il suo quarto album “Ghimel” (2020 Visage Music/Egea) realizzato in trio con Daniele di Bonaventura al Bandoneon ed Ares Tavolazzi al Basso e Contrabbasso è entrato nella Long List dei migliori album del 2020 nel campo della musica etnica secondo il Preis der deutschen Schallplattenkritik. Ancora in Germania Ghimel è stato nominato disco della settimana per la prestigiosa radio WDR, nel programma “jazz and world”, disco della settimana per la prestigiosa radio BR, e a seguire nel novembre 2020 la radio rbbKultur ha incluso Elias Nardi tra i suonatori di Oud più influenti a livello europeo per quanto riguarda il crossover e la contaminazione tra i generi, nel programma “Oud-Grenzenlos” (Oud senza confini).

Edmondo Romano
Polifiatista, compositore, produttore, lavora dal 1985 nella ricerca musicale sperimentale, folk, etnica, world, minimalista, colonna sonora… perfezionando l’uso degli strumenti nelle diverse culture ed espressioni.
Ha suonato in numerose colonne sonore cinematografiche per Pivio e Aldo De Scalzi, musicato reading poetici per Adonis, Fernanda Pivano, Aldo Cazzullo, Mario Macario, Maurizio Maggiani, Don Andrea Gallo, Ugo Volli, Sesbastiano Lo Monaco.
Ha composto musiche per teatro (Teatro Nudo, Laura Curino, Lina Sastri, Teatro Cargo, Teatro della Tosse, Teatro Archivolto, Stabile di Catania) e televisione, esibendosi con numerosi musicisti in Italia, Europa, Asia, Sud America, condividendo palco ed esperienza discografica con Vittorio De Scalzi, Mauro Pagani, Mario Arcari, Ingrid Chavez, Pepi Morgia, Yo Yo Mundi, Armando Corsi, Tony Esposito, Ares Tavolazzi, John Hackett, Cristiano De Andrè, Vincenzo Zitello, Elias Nardi, New Trolls, Renanera, Lino Vairetti, Mauro Ermanno Giovanardi, Clive Bunker, Beppe Barra, Gino Paoli, Alberto Fortis, Marco Beasley, Marco Fadda, Max Manfredi, Filippo Gambetta, Maurizio Martinotti, Franco Lucà, Roberta Alloisio, Liguriani, Gianfranco De Franco e molti altri.
Ha preso parte a circa 150 incisioni discografiche con artisti dai più disparati generi musicali, collaborando con alcune delle più importanti etichette etno-folk, progressive, world, rock, pop d’Italia anche con numerosi progetti personali che ottengono ottimi riconoscimenti internazionali: Avarta, Orchestra Bailam, Ancient veil, Picchio dal Pozzo, Eris Pluvia, Comunn Mor e collaborato con varie formazioni come Le Vijà, Orchestra TradAl, Finisterre, Charta De Mar, Comunn Mor, Piccola Banda di Cornamuse, Fabio Zuffanti, Hostsonaten…).
Curatore artistico insieme a Simona Fasano della Compagnia Teatro Nudo con la quale svolge un’intensa attività come compositore ed aiuto regista dal 2006 ed arrangiatore della formazione di musica italiana anni ’20 dal nome Luna Quart.
Ha prodotto due album da solista: Sonno Eliso – I dischi dell’espleta (2012); Missive Archetipe – Felmay (2014). Nel 2017 esce il suo lavoro sulla tradizione Cabit – Unico Figlio in classifica su ITunes Italia e riconosciuto tra i 10 migliori album world music italiani del 2017.
Nel 2019 fonda insieme a Luca Falomi e Tina Omerzo il gruppo di world music/jazz Motus Laevus lavoro discografico dal titolo “Y” 2020 – Felmay che ottiene ottimi riscontri della stampa nazionale ed internazionale e nello stesso anno esce il secondo CD dei Cabit “Serenin” segnalato tra i migliori album della tradizione del 2020.
Nella stagione 2019/2020 compone ed esegue dal vivo le musiche dello spettacolo “Antigone” per il Teatro Stabile di Catania con il quale realizza una tourneè di circa 120 date in tutta Italia e scrive sempre per lo Stabile le musiche per la produzione 2021/2022 “Baccanti”.
Nel 2023 prende parte alla tournèe nazionale dello spettacolo “I treni della felicità” prodotto dal Teatro della Tosse per la regia di Laura Sicignano, “Il grande racconto del labirinto” e collabora a “Suor Blandina” per la regia di Sergio Maifredi. Temina diversi lavori discografici, il secondo dei Motus Laevus dal titolo “SIFR” per la Felmay, Ancient Veil “Puer aeternus” per la Ma.Ra.Cash Records ed è in lavorazione il suo terzo album solista che vede la partecipazione di circa 20 musicisti di vari ambiti musicali (jazz, musica antica, progressive rock, contemporanea, world…) dal titolo “Religio” (Visage Records).

Emanuele Le Pera
Emanuele Le Pera inizia lo studio delle percussioni alla fine degli anni Novanta con il maestro Lorenzo Gasperoni. Si specializza nello studio delle percussioni arabo-ottomane (darbouka, riq, frame drums con i maestri Abdallah Mohammed, Ibrahim El Minyawi e Walid Hussein) e di quelle persiane (daf e zarb, con il maestro Mohssen Kasirossafar).
Ha suonato in teatri, festival e live radio shows italiani e stranieri (Radio Svizzera Italiana, RadioTélévision Belge de la Communauté Française) con diversi artisti, tra i quali Max Manfredi, Ares Tavolazzi, Elias Nardi, Didier François, Shadi Fathi, Edmondo Romano, Max De Aloe, Francesca Breschi e Ghazi Makhoul. La collaborazione con alcuni degli artisti sopra citati si è estesa alla realizzazione dei seguenti album: “Luna Persa” (M. Manfredi, premio Tenco 2009), “Orange Tree” (E. Nardi, 2010), “The Tarot Album” (E. Nardi, 2012), “Dune” (Sharg Uldusù 4tet, 2015), “Thinking of Others” (Nahawand Project, 2021). Tra le altre registrazioni, si segnalano “Kalò Taxìdi” (Kalò Taxìdi Project, 2019) e “Danzastorie” (Di terra in Terra, 2013). Ha realizzato per la fondazione Teatro di Pontedera e i Teatri della Toscana, la colonna sonora “Re Lear” (regia Roberto Bacci e con Silvia Pasello) con A. Tavolazzi e E. Nardi.
Dal 2003 svolge attività didattica attraverso corsi e seminari presso diverse scuole di musica e di danza mediorientale. Tiene inoltre lezioni-concerto in tutta Italia, in teatri, scuole, auditorium e conservatori (nel 2010/2011 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano).
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