Myricae

Myricae è il titolo del nuovo album di Luca Falomi: nove brani strumentali inediti, selezionati tra il materiale scritto negli ultimi cinque anni. L’opera mette al centro la chitarra in tutte le sue sfumature timbriche ed espressive, esplorando un territorio musicale che si colloca tra scrittura e improvvisazione, abbracciando elementi di jazz, musica etnica, classica e avanguardia.

L’album alterna brani registrati in presa diretta, senza sovraincisioni, a composizioni arricchite da interventi di produzione e collaborazioni con artisti di grande talento. Il titolo, ispirato alla celebre raccolta di poesie di Giovanni Pascoli, racchiude un profondo significato personale, richiamando una riflessione intima sulle piccole e grandi cose della vita. Come le “tamerici” di Pascoli, che simboleggiano una poesia radicata nei temi familiari e quotidiani, così Myricae si pone come un’opera che racconta emozioni e storie attraverso la musica.

L’uscita dell’album è prevista per il mese di marzo 2025 per l’etichetta Abeat Records, accompagnata da una serie di eventi e attività promozionali.

Alla realizzazione del progetto hanno partecipato artisti e collaboratori di grande talento, ognuno dei quali ha contribuito in modo unico e significativo a plasmare il risultato finale.

Stefano Della Casa ha svolto un ruolo fondamentale come co-produttore dell’intero progetto. In particolare, ha saputo integrare con sensibilità sonorità elettroniche discrete e perfettamente contestuali alle composizioni, arricchendo alcuni brani anche con un’accurata effettistica. Inoltre, ha curato la produzione completa dei brani Sciarada ed Enigma, conferendo loro una dimensione sonora innovativa e moderna.

Marco Fadda, uno dei più apprezzati percussionisti a livello europeo, ha impreziosito i brani Ishtar e Peace Song con una moltitudine di strumenti provenienti da ogni parte del mondo. Il suo contributo ha aggiunto profondità e dinamismo, creando un ponte tra culture e tradizioni musicali diverse.

Il pianista Giovanni Ceccarelli ha arricchito Peace Song con il suono evocativo del Fender Rhodes, rendendo il brano ancora più elegante e raffinato grazie al suo lirismo e alla sua capacità di creare atmosfere suggestive.

Infine, Giulia Beatini, mezzosoprano specializzata in musica antica e contemporanea, con una vocalità leggera e aerea ha dato una nuova dimensione al brano Stefano e Irene, ampliando la tavolozza sonora dell’album con sfumature intense e originali.

Registrato, mixato e masterizzato presso Artesuono Recording Studios da Stefano Amerio, Myricae è stato concepito con una cura particolare per la qualità sonora, garantendo un’esperienza d’ascolto di altissimo livello.

Scrive Paolo Fresu, nelle note di copertina, a proposito dell’album.

In un tempo complesso come quello che stiamo vivendo tornare all’essenza significa andare coraggiosamente controcorrente. È ciò che ha fatto Luca Falomi con questa opera matura e poetica concepita nei cinque anni che hanno cambiato il volto del mondo e degli uomini. Myricae sa di terra e di vento. Sa del mare della Liguria, terra dalla quale il compositore e strumentista proviene e che respira di Mediterraneo attraversandone mito e rito. Le sue chitarre si spogliano del superfluo per vestire la sostanza che rimanda all’anima e al cuore. Che musica è la sua? Sono suoni che lasciano spazio. Fendono il silenzio che esplode in mille schegge attraverso una creatività trasbordante che egli esprime sia attraverso la scrittura che l’esecuzione mai fine a sé stessa ma sempre in ascolto e in dialogo con i vari ospiti che impreziosiscono questo lavoro discografico.
Myricae è il boato del silenzio in risposta a quello provocato dal tempo che corre e scorre incessantemente, tra conflitti e scoperte, umanesimo e tecnologia.

Un ossimoro che la musica, seppur scevra di parole, rappresenta più di ogni altro linguaggio artistico, offrendo un immaginario che rimanda ai temi pascoliani dai quali Falomi ha attinto a piene mani per alimentare il pàthos e la poesia che affiorano in questa opera magnificente e fiorita. Le tamerici profumano di sale e promettono l’eternità.

Ascolta Myricae in anteprima a questo link:

https://drive.google.com/drive/folders/1wAQXvJ1tDUT- Ov9JZ6_6onBsRl_fTqmw?usp=sharing

MYRICAE LIVE

Myricae live è un’esperienza musicale immersiva, un racconto fatto di suoni, immagini e memorie che prendono vita attraverso un dialogo costante tra composizione e improvvisazione.

Ogni concerto si trasforma in un viaggio attraverso paesaggi sonori suggestivi e impressionistici, conducendo l’ascoltatore oltre i confini del tempo, dello spazio e delle convenzioni.

Per adattarsi a contesti diversi, sono disponibili quattro formazioni, dal solo intimo e personale alla ricchezza orchestrale del quartetto:

SOLO: L’ESSENZA DEL SUONO

Luca Falomi: chitarra classica, baritona ed effettistica

Il concerto in solo rappresenta il nucleo più autentico e personale di Myricae live. Luca Falomi esplora con maestria la vasta gamma espressiva della chitarra, mescolando scrittura e improvvisazione in un intreccio unico di chiaroscuri sonori. Ogni brano è un dialogo tra l’artista e il suo strumento, che si esprime con eleganza, passione e una libertà creativa senza confini.

DUO: UN INCONTRO DI SUONI E VISIONI

Luca Falomi: chitarra classica e baritona Eugenia Canale: pianoforte e Rhodes

Il duo con Eugenia Canale, giovane pianista e compositrice tra le più apprezzate della scena musicale italiana, rappresenta un incontro fortunato tra due artisti che condividono una visione musicale profonda e un percorso simile di ricerca artistica. Entrambi animati dal desiderio di esplorare le possibilità sonore ed espressive dei rispettivi strumenti, danno vita a un dialogo musicale ricco e intenso, basato sull’interplay, sull’ascolto reciproco e sulla capacità di reinventare continuamente il repertorio. Insieme, Luca ed Eugenia creano un caleidoscopio di suggestioni musicali che rimandano alla musica da camera, al jazz contemporaneo, alla world music. Ogni brano è costruito con arrangiamenti accurati, che tuttavia lasciano spazio a momenti di totale libertà creativa, nei quali i due artisti dialogano, si inseguono e si fondono in un’unica voce.

TRIO: UNA DIMENSIONE CAMERISTICA

Luca Falomi: chitarra classica e baritona Eugenia Canale: pianoforte e Rhodes Stefano Della Casa: violoncello ed effettistica

Con il trio, Myricae live si avvicina alla raffinatezza della musica da camera. L’ingresso del violoncello di Stefano Della Casa, suonato con una sensibilità straordinaria, introduce una dimensione onirica e poetica al progetto. Le melodie si alternano tra momenti di lirismo puro e sfumature sperimentali, arricchite dall’effettistica e dall’interplay tra gli strumenti. Il risultato è un viaggio musicale che fonde jazz, avanguardia e classicità in un equilibrio perfetto.

QUARTETTO: UN’ORCHESTRA IN MINIATURA

Luca Falomi: chitarra classica e baritona Eugenia Canale: pianoforte e Rhodes Stefano Della Casa: violoncello ed effettistica Max Trabucco: batteria e percussioni

La formazione completa porta Myricae live a un livello ancora più ampio e avvolgente. La batteria e le percussioni di Max Trabucco, uno dei musicisti più versatili del panorama italiano, aggiungono ritmi e colori provenienti da tutto il mondo. Il quartetto intreccia sonorità ricercate, arrangiamenti raffinati e una straordinaria capacità di creare emozioni, trasportando il pubblico in una dimensione senza confini tra jazz e sperimentazione.

Luca Falomi

Luca Falomi è un chitarrista, compositore e arrangiatore. Nato a Genova, inizia il suo percorso musicale all’età di sei anni. Parallelamente allo studio accademico della chitarra classica, scopre presto le tante declinazioni del suo strumento, sviluppando un interesse particolare per il suono e i linguaggi musicali che lo porta a sperimentare su strumenti a corda acustici, elettrici ed etnici.

Attraverso l’ascolto e l’analisi di artisti e forme musicali,  Luca  rivolge  una  particolare

attenzione alla composizione e all’arrangiamento, elementi che diventano fondamentali nel suo percorso artistico. Coltiva un forte interesse per la musica improvvisata, sviluppando uno stile molto personale, di matrice jazzistica, caratterizzato al tempo stesso da influenze etniche e classiche.

Le sue collaborazioni spaziano tra i generi musicali, dalla world music al jazz, dalla musica d’avanguardia a quella contemporanea, con incursioni nel mondo del teatro e del cinema.

La sua carriera solistica inizia nel 2011 con l’album “Viens Voir” (Orange Home Records), seguito da “Sober” (Old Mill Records) nel 2014. Tra il 2011 e il 2013 partecipa al progetto “Baccini canta Tenco”, un tour teatrale e un album che riceve il prestigioso premio Tenco per la miglior interpretazione delle opere dell’artista genovese.

Falomi dà vita al progetto e all’album omonimo “Esperanto” e al progetto Motus Laevus, pubblicando gli album “Y” e “Sifr” per l’etichetta Felmay. Nel 2021, insieme al batterista Max Trabucco, al contrabbassista Alessandro Turchet e con la partecipazione di Daniele Di Bonaventura al bandoneon, pubblica l’album “Naviganti e Sognatori” per l’etichetta Abeat records, che viene nominato disco del mese dalla prestigiosa rivista “Musica Jazz”. Nel 2024 esce il secondo capitolo, “Mare Aperto”, che vede la partecipazione di Maria Pia De Vito, autrice del testo del singolo “Infancia”.

Falomi partecipa anche all’album “Pagine Vere” con Michela Lombardi e Giovanni Ceccarelli. Dal 2017 collabora con la cantante algherese Franca Masu, per la quale ha arrangiato e prodotto l’album “Cor de mar” (W-Music, 2020). La sua attività live lo porta a esibirsi regolarmente nei più importanti festival e rassegne in Italia e all’estero.

È direttore artistico delle rassegne “Ombre di Jazz Bogliasco Festival”, “Pieve Jazz” e “Concerti di Primavera”. Con la sua associazione culturale “Esperanto” ha contribuito a importanti progetti sociali e musicali in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, il Comune di Genova, Music for Peace, Emergency e Medici senza Frontiere.

In qualità di chitarrista, arrangiatore e compositore, ha partecipato a numerosi progetti discografici, tour e progetti teatrali, collaborando con artisti come: Maria Pia De Vito, Anna Oxa, Gino Paoli, Al Schmitt, Franca Masu, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Ares Tavolazzi, Javier Girotto, Daniele Di Bonaventura, Max De Aloe, David Clayton, Francesco Baccini, Hannah Scott, Fausto Beccalossi, Edmondo Romano, Tina Omerzo, Eutopia Ensemble, Alberto Fortis, Elisabetta Pozzi, Lukas Mantel, William Naraine, Marco Fadda, Giovanni Ceccarelli, Michela Lombardi, Mario Arcari, Riccardo Barbera, Andrea Celeste, Roberto Freak Antoni, Armando Corsi, Stephane Casalta, Nicola Stilo, Max Manfredi, Roberta Alloisio, Max Trabucco e Alessandro Turchet.

Eugenia Canale

Si diploma nel 2010 con il massimo dei voti e la Lode in Pianoforte presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara sotto la guida di Vincenzo Cerutti; nel novembre 2013, consegue il Diploma Accademico di II Livello in pianoforte con 110 e Lode, sotto la guida di Luca Schieppati. Successivamente, segue i corsi di perfezionamento di interpretazione pianistica e musica da camera con Piernarciso Masi presso l’Accademia Musicale di Firenze e con Mario Ancillotti presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.

Nel 2021 consegue il Diploma Accademico di II Livello in pianoforte jazz con Oscar Del Barba (Conservatorio “G. Verdi” di Milano); ha studiato inoltre con Mario Rusca, Paolo Alderighi e Marco Detto; nel 2018 Dado Moroni le conferisce una borsa di studio ai seminari di Nuoro Jazz dove, l’anno successivo, riceve da Agostino Frassetto quella per Direzione di Big Band; ha frequentato i corsi tenuti da Hans Ludemann, Arrigo Cappelletti, Ralph Alessi, Attilio Zanchi, Alberto Mandarini, Riccardo Luppi, Aly Keitha, Diego Borotti, Cinzia Roncelli, Emilio Marinelli; ha studiato arrangiamento e composizione jazz con Pino Jodice.

Si è esibita in numerosi festival jazz collaborando con grandi nomi della scena contemporanea come Riccardo Fioravanti, Max De Aloe, Daniela Spalletta, Paolo Tomelleri, Francesca Corrias, Alfredo Ferrario, Marco Castiglioni, Achille Succi, Sonia Spinello, Tito Mangialajo, Rob Luft, Attilio Zanchi, Roberto Paglieri, Nicola Stranieri e molti altri.

Dal 2018 ha un duo stabile armonica cromatica-pianoforte con Max De Aloe.

Nel 2022 debutta il suo quartetto con importanti nomi della scena jazz contemporanea: Max De Aloe (armonica e fisarmonica), Riccardo Fioravanti (contrabbasso) e Marco Castiglioni (batteria) coi quali, nel marzo 2023, pubblica il disco a suo nome Risvegli con l’etichetta “Barnum for Art”, album che include esclusivamente sue composizioni originali.

Nel dicembre 2023 pubblica, insieme alla cantante Sonia Spinello, l’album Flow con l’etichetta “Abeat Records”, un disco che include composizioni nate dalla collaborazione tra le due artiste e che ha coinvolto molti ospiti prestigiosi quali Ashti Abdo, Mario Mariotti, Daniela Savoldi, Achille Succi, Rob Luft e Francesca Corrias.

Dal 2019 è direttrice della Maxentia Big Band, formazione attiva nella provincia di Milano dal 1988, con la cui associazione cura la direzione artistica del Magenta Jazz Festival.

In ambito classico, svolge un’intensa attività concertistica sia da solista che in formazione cameristica. In duo con la flautista M° Chiara Pavan vince svariati concorsi tra cui il VII Premio Nazionale delle Arti (categoria Musica da Camera) presso il Conservatorio “Tartini” di Trieste, il Concorso Internazionale “Nuovi Orizzonti” di Arezzo (I Premio), il Concorso “Città di Riccione” (I Premio), il Concorso Internazionale “Gaetano Zinetti” di Sanguinetto (I Premio Assoluto), il “Premio Antonio Bertolini” (I Premio Assoluto), il Concorso della Società Umanitaria di Milano, il Concorso “Luigi Nono” di Venaria (I Premio Assoluto) e molti altri.

Risulta inoltre vincitrice della borsa di studio “Master dei Talenti Musicali” indetta dalla Fondazione CRT di Torino.

Si esibisce regolarmente nelle più importanti rassegne concertistiche in Italia e all’estero. Ha un duo stabile col violinista Pirro Gjikondi, col quale affronta la grande letteratura romantica per violino e pianoforte e porta avanti attività di ricerca nell’ambito di repertori meno esplorati: nel febbraio 2019 il duo intraprende un lavoro di recupero di parte della produzione cameristica di Felice Lattuada, eseguendo in prima assoluta la “Romanza” per violino e pianoforte e promuovendo anche la divulgazione delle sue opere pianistiche. Tale progetto di ricerca è stato presentato al Convegno Internazionale del GATM a Rimini il 30 Ottobre 2021. Tale ricerca vede la sua pubblicazione discografica nel 2023 con l’etichetta “Da Vinci Publishing”.

Stefano Della Casa

Produttore, compositore e polistrumentista, Stefano Della Casa nasce a Genova dove all’età di 11 anni intraprende i suoi studi musicali presso il Conservatorio di Musica Niccolò Paganini, specializzandosi in violoncello e pianoforte. A 17 anni si avvicina al basso elettrico e al contrabbasso, proseguendo gli studi presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. La passione per la musica lo spinge presto a trasferirsi a Londra, dove completa la sua formazione musicale presso l’Università di Westminster.

Londra si rivela un punto di svolta. Frequentando le numerose jam sessions Londinesi Stefano entra in contatto con musicisti, produttori e managers, avviando una carriera come session musician sia live che in studio.

La sua prima band con David Clayton (Simply Red, Depeche Mode, David Bowie, Bob Marley) e Kenji Suzuki (Simply Red, Seal, Annie Lennox) lo porta ad esibirsi sui più prestigiosi palchi inglesi tra cui

Ronnie Scott’s, Pizza Express Jazz Club, Royal Festival Hall, Wilderness Festival, Festival Theatre Edinburgh, BBC Radio 2 Live, etc.

Queste esperienze lo portano ad abbracciare la scrittura e la produzione musicale, un desiderio che coltivava da tempo. Nel 2012 costruisce il suo primo “home studio” e inizia a collaborare con diversi artisti emergenti, producendo brani che trovano spazio nelle playlist radiofoniche della BBC e di svariati clienti internazionali tra cui Starbucks, Marriot, Raddison, Hilton, Tesco, etc, attirando l’interesse di editori e discografici.

Nel 2017, Stefano firma un importante contratto editoriale in co-edizione con Ultra Music Publishing (divisione editoriale del colosso statunitense Ultra Music Records) e Sugar Music Publishing (storica etichetta italiana di Caterina Caselli). Questo accordo segna l’inizio di un percorso internazionale che lo porta a lavorare con artisti e istituzioni di fama mondiale (X Factor, American Idol, KT Tunstall, Allie X e molti altri).

Nel 2019, realizza il suo sogno di scrivere colonne sonore, grazie alla sua prima commissione cinematografica, ottenuta con il supporto del suo agente Giovanni Arcadu.

Negli anni successivi, Stefano si distingue come autore e produttore per importanti progetti, tra cui: 50 Km All’Ora (Sony Pictures International – 2024), Beauty’s Ugly Truth (BBC 2022),

Me Contro Te – La Famiglia Reale 1 (Amazon 2022), Tre Di Troppo (Warner Bros 2022), Me Contro Te – Persi Nel Tempo (Wanner Bros 2022), A Classic Horror Story (Netflix 2021), Me Contro Te – Il Mistero Della Scuola Incantata (Warner Bros 2021),

Grey’s Anatomy – S17 (ABC – 2020), Me Contro Te – La Vendetta Del Signor S (Warner Bros – 2020), numerose campagne televisive e pubblicitarie per grandi marchi internazionali.

Nel 2024 Stefano torna alle sue radici collaborando con il chitarrista Luca Falomi, amico storico e compagno di prime esperienze musicali, in qualità di co-produttore per il nuovo album di Luca.

Nel 2025 sarà impegnato nella creazione di nuove colonne sonore cinematografiche e tornerà a esibirsi dal vivo come violoncellista nel tour promozionale dell’album “Miricae”, frutto di questa rinnovata sinergia.

Stefano rappresenta una figura poliedrica nel panorama musicale contemporaneo, capace di spaziare tra produzione, composizione e performance dal vivo unendo talento, versatilità e una spiccata sensibilità artistica.

Max Trabucco

Consegue a pieni voti il diploma accademico di I livello in “Batteria e Percussioni Jazz” presso il conservatorio “C. Pollini” di Padova e successivamente di II livello in “Batteria Jazz” presso il conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto. Poco dopo o si diploma sotto la guida del M° Roberto Gatto presso la CEMM di Milano. Nel 2014 Flavio Caprera, giornalista e critico musicale inserisce la sua biografia all’interno del libro “Dizionario del Jazz Italiano” edito da U.E. Feltrinelli. Nel 2016 viene selezionato da Veneto Jazz come “Giovane talento del jazz Italiano”. Nel 2017 Amedeo Furfaro dedica una pagina del suo libro “Il giro del jazz in (altri) 80 dischi” (CJC) alla presentazione del disco “Racconti di una notte” – la sua prima pubblicazione da leader – inserendolo tra gli ottanta dischi più significativi degli ultimi dieci anni. Negli anni ottiene numerosi riconoscimenti: I° Classificato al Concorso Nazionale “Tomorrow’s Jazz” – 2020; I° Classificato al concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” – 2017; I° Classificato al concorso Nazionale “Blow in to the Nightfly” – 2012; I° Classificato al concorso Nazionale “Giovani Musicisti” – 2010.

Gli viene riconosciuta una targa di merito durante la serata organizzata dal circolo del jazz di Verona dedicata a “Luciano Zorzella” elogiando “la sua visione musicale, l’eleganza nell’esecuzione ricca di dinamiche, per colori e suggestioni”. Nel 2019 si aggiudica il bando Nazionale “Vette e dopo” partecipando ad una residenza artistica presso la Casa del Jazz di Roma. Nell’anno seguente vince il bando Nazionale dal titolo “Orchestra aperta, la conduzione chironomica” partecipando ad una seconda residenza artistica alla Casa del Jazz, esibendosi presso la sala studio dell’auditorium “Parco Della Musica”. Nel 2020 prende parte al lungometraggio “Pansodia”, ideato dal’università degli studi di Padova, ed al docufilm “Una Striscia Di Terra Feconda”, proiettato presso l’auditorium Parco della Musica di Roma. Nell’anno successivo entra a far parte dell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti, diretta dal M° Paolo Damiani suonando nei più prestigiosi festival italiani ed esteri. Ha collaborato con numerosi musicisti di fama internazionale quali: Liliano Mille, Klaus Gesing, Francois Corneloup, Paolo Damiani, Daniele Roccato, Daniele di Bonaventura, Tullio de Piscopo, Zoran Majstorovic, Lanfranco Malaguti, Nicola Fazzini, Alessandro Fedrigo, Michele Polga, All Schmitt, Steve Genewick, e molti altri. Oltre ad aver preso parte a numerose pubblicazioni discografiche, ha anche pubblicato svariati metodi didattici dedicati allo studio della batteria.